cherubino

Criminologia

Relazione finale sulle attività svolte nell’ a.a. 2021/22 (Prof.ssa E. Venafro)

 

Le attività svolte nell’ambito del corso di Criminologia sono suddivisibili sostanzialmente in due distinti moduli.

Il primo modulo, relativo al fenomeno del c.d. “cyberbullismo”, è stato finalizzato ad analizzare le dinamiche del fenomeno e i relativi rimedi giuridici.

Il lavoro ha preso le mosse dalla redazione di quattro casi pratici da parte del tutor, illustrati nel corso di una lezione. Tramite un’analisi critica, studenti e studentesse hanno potuto esaminare le peculiarità del fenomeno del bullismo telematico dal punto di vista criminologico, evidenziandone le problematiche di tipo psicologico-forense, illustrando i rimedi giuridici disponibili ed infine, in un’ottica de iure condendo, ipotizzando soluzioni alternative rispetto a quelle delineate dal legislatore.

Il modulo è giunto alla sua conclusione con la presentazione da parte dei gruppi di contenuti visivi con presentazione power point inerente i casi analizzati. Ciò ha costituito per gli studenti anche valida occasione di esercitare le proprie capacità espositive davanti ad un pubblico.

Il secondo modulo, relativo al vizio di mente e alla perizia psichiatrica, è stato organizzato come mock trial (simulazione processuale) dove gli studenti, divisi in unità di lavoro di 3-5 persone, hanno rivestito il ruolo di parti processuali (pubblici ministeri, avvocati e giudici in quattro giudizi circa l’imputabilità di un soggetto.

Il Dott. Alessandro Rotondo, psichiatra forense, invitato in qualità di esperto, oltre a introdurre un’analisi dei disturbi psichiatrici più diffusi nell’ambito del processo penale, ha fornito le copie di alcuni elaborati peritali anonimizzati.

Dopo la selezione di quattro elaborati, questi sono stati distribuiti a quattro gruppi formati da 15 studenti (un gruppo per ciascun elaborato peritale); all’interno di ciascun gruppo si sono poi ricavate tre unità di lavoro composte da 3-5 soggetti denominate “accusa”, “difesa” e “collegio giudicante”.

In base al ruolo processuale di ciascuna unità, con l’aiuto dei tutor, gli studenti hanno esaminato la relazione peritale e in seguito sottoposto ad esame il perito in aula tramite ad una sorta di fittizia cross examination. Tutto ciò grazie alla preziosa collaborazione del Dott. Alessandro Rotondo e della Dott.ssa Elena Paiuzzi.

In seguito, con il supporto della docente e dei tutor, ciascuna unità di lavoro ha potuto elaborare una discussione a sostegno dell’incapacità dell’imputato (difesa) ovvero della piena capacità dell’imputato (accusa). Infine, le unità di lavoro designate quali giudici hanno adottato una decisione scritta, prendendo posizione circa le argomentazioni fornite dalle parti ed esprimendosi sull’imputabilità dell’ipotetico imputato.

In conclusione, si deve evidenziare la risposta degli studenti assolutamente positiva, con un elevato livello di coinvolgimento nelle attività proposte, tanto che in alcuni casi l’entusiasmo dimostrato si è tradotto in un rinnovato interesse scientifico per la materia della criminologia e della giustizia penale in generale.

Torna in cima