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Biografie

Santi Romano (1875—1947)

Santi Romano è stato uno di quei giuristi italiani le cui idee sono state (e sono tutt’oggi) oggetto di riflessione da parte della comunità scientifica internazionale. La sua opera più importante, che è anche l’opera giuridica italiana più tradotta, L’Ordinamento giuridico. Studi sul concetto, le fonti e il carattere del diritto, ebbe la luce come volume autonomo proprio a Pisa nel 1918 per i tipi di Spoerri (dopo che il testo era già apparso sugli Annali delle Università toscane fra il 1917 e il 1918).

La pubblicazione de L’Ordinamento giuridico è il vertice di un periodo pisano molto fecondo per il Maestro. Chiamato a insegnare diritto amministrativo all’Università di Pisa nel 1908, nel gennaio del 1909 pronunciò l’ormai famosa prolusione Lo Stato moderno e la sua crisi in cui già si anticipavano alcune idee sulla pluralità degli ordinamenti giuridici che poi verranno sviluppate e portate alle loro radicali conseguenze ne L’Ordinamento giuridico.

Dal 1909 fino al 1924 insegnò diritto amministrativo a Pisa (dove fu anche preside della facoltà di giurisprudenza dal 1923-1924) e proprio a questo periodo risalgono i Principi di diritto amministrativo italiano, pubblicati a Milano nel 1912. Santi Romano accompagnò questo magistero con altre esperienze di studio e insegnamento che risulteranno fondamentali per affinare la teoria della pluralità degli ordinamenti. Da ricordare sono le Lezioni di diritto costituzionale (raccolte dallo studente A. Abbondanza e pubblicate a Pisa nel 1912), le Lezioni di diritto ecclesiastico (raccolte, nella prima edizione pisana del 1912, dallo studente V. Mungioli e poi, nella seconda edizione del 1923, dallo studente N. Jager) e, infine, il Corso di diritto coloniale, aperto dalla prolusione Oltre lo Stato, tenuto al Regio istituto di scienze sociali Cesare Alfieri di Firenze. Il 1924 chiude il periodo pisano di Santi Romano che passerà all’Università Statale di Milano.

L’Università di Pisa vide probabilmente la stagione migliore del pensiero dell’insigne Maestro e ha continuato a mantener viva una tradizione pisana di studi “romaniani” consolidata, di recente, dall’importante convegno del giugno 2018 intitolato: Attualità e necessità del pensiero di Santi Romano per ricordare il centenario della pubblicazione de L’Ordinamento giuridico.

Guido Zanobini (1890—1964)

Laureatosi in Giurisprudenza a Pisa, allievo di Santi Romano, dopo aver conseguito la libera docenza in Diritto costituzionale, viene nominato professore di Diritto costituzionale presso l’Università di Cagliari, e poi di Diritto amministrativo presso l’Università di Sassari. Dopo un breve periodo a Siena, nel 1923 approda all’Università di Pisa, dove insegna Diritto amministrativo, Diritto costituzionale, Diritto ecclesiastico e Diritto corporativo, diventando preside della Facoltà di Giurisprudenza dal 1932 al 1934. Nel 1934 assume l’insegnamento di Diritto amministrativo a Roma. Negli anni 1945-1946, è membro della Commissione per studi attinenti alla riorganizzazione dello Stato, presieduta da Ugo Forti, e nominata dal Ministro per la Costituente Pietro Nenni. Le sue opere non sono limitate alla sfera del Diritto amministrativo, riguardando anche altri ambiti del diritto, come il Diritto corporativo e il Diritto ecclesiastico.

Carlo Lavagna (1914—1984)

Laureatosi in Giurisprudenza nel 1936, dal 1940 è assistente volontario di Santi Romano. Nel 1942 viene nominato professore straordinario di Istituzioni di Diritto pubblico presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Cagliari. Partecipando all’esperienza del Regno del Sud, a Bari, insegna diverse materie pubblicistiche. Dal 1945 insegna presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Cagliari e dal 1° novembre 1952 presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Macerata. Dal 1° febbraio 1956, presso l’Università di Pisa, succede a Franco Pierandrei sulla cattedra di Diritto costituzionale; dal 1963 insegna Diritto costituzionale italiano e comparato e, dal marzo 1971, Istituzioni di Diritto pubblico presso l’Università di Roma.

Le opere di Carlo Lavagna riguardano ambiti molto vasti, in cui si annoverano gli ordinamenti democratici, il principio maggioritario, i sistemi elettorali, le fonti del diritto, le figure giuridiche soggettive contenute nella Costituzione, la giustizia costituzionale, la forma di governo, i partiti politici, il rapporto tra la Costituzione repubblicana ed il socialismo.

Massimo Severo Giannini (1915—2000)

Massimo Severo Giannini nacque a Roma l’8 marzo 1915.

Iniziò i suoi studi presso il liceo classico Ennio Quirino Visconti, per poi iscriversi alla Facoltà di Giurisprudenza all’Università di Roma La Sapienza, dove si laureò con una tesi in diritto Amministrativo incentrata sull’interpretazione degli atti amministrativi, con relatore Guido Zanobini.

Successivamente divenne, sotto la guida del Professor Santi Romano, assistente volontario nell’Istituto di diritto pubblico della Sapienza e, in seguito, ottenne un incarico di insegnamento nell’Università di Sassari. Dopo l’esperienza accademica a Sassari, fu nominato Professore ordinario a Perugia fino al 1953, anno in cui si trasferì a Pisa, per insegnare dapprima Diritto Ecclesiastico dal 1953 al 1956, poi Teoria Generale del Diritto dal 1956 al 1959. Dal 1959, tornò a Roma.

L’attività scientifica di Massimo Severo Giannini si compone di quasi 600 scritti, tra cui le opere generali sul diritto amministrativo (lezioni, corsi, istituzioni), sul diritto pubblico dell’economia e sul diritto costituzionale.

Morì a Roma il 24 gennaio 2000.

Alessandro Pizzorusso (1931—2015)

Laureatosi in Giurisprudenza a Pisa, vince il concorso in magistratura e assume le funzioni di pretore. In qualità di magistrato, è assistente di studio di Costantino Mortati, giudice della Corte costituzionale. Conseguita la libera docenza nel 1965, riceve incarichi di docenza di Diritto costituzionale italiano e comparato e di Diritto parlamentare presso le facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche dell’Università di Pisa, ed il 1° novembre 1972 è nominato professore straordinario di Diritto costituzionale presso la stessa Facoltà di Giurisprudenza, diventando ordinario nel 1975. Dopo un periodo presso l’Università di Firenze, iniziato nel 1981, rientra a Pisa nel 1989, dove rimane in servizio fino al 2007, insegnando Diritto costituzionale e Sistemi giuridici comparati. È membro del CSM nel quadriennio 1990-1994. Nel 1998 partecipa al Gruppo di esperti che ha redatto il Rapporto intitolato Affirming fundamental rights in the European Union, importante per l’approvazione della Carta di Nizza nel 2000. Si è occupato di tutti gli ambiti del Diritto costituzionale e di molti aspetti della comparazione giuridica, contribuendo notevolmente alla diffusione degli insegnamenti di Diritto comparato nelle facoltà di Giurisprudenza. Lavori molto importanti hanno riguardato le minoranze linguistiche, le fonti del diritto, l’eguaglianza, i diritti di libertà, la giustizia costituzionale, l’ordinamento giudiziario. Nel campo della comparazione giuridica, di grande rilievo sono i contributi relativi al metodo, alle fonti del diritto, alla giustizia costituzionale.

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